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L’AirFlow, una rivoluzione nell’igiene dentale

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Spesso il tempismo, sapere cogliere il momento giusto, è tutto. È così negli affari e anche nell’igiene orale; a volte capita di guardarsi allo specchio e di vedere il riflesso di denti un po’ meno sani e bianchi di quanto ricordassimo. È il momento perfetto per prenotare una seduta di igiene dentale con AirFlow.
Quale igiene per i miei denti?
Più di 100 anni fa Alfred Fones (1869-1938) ideò la corretta procedura per l’igiene dentale, cambiando per sempre l’approccio alla salute orale, che prima era sintetizzabile con “mi fa male un dente, me lo faccio estrarre”. Da allora la tecnologia è entrata nello studio del dentista ogni anno di più, migliorando costantemente le cure e il rapporto costo/efficacia per il paziente. Si capisce, quindi, che parlare di igiene dentale vuol dire anche parlare degli ultimi ritrovati tecnologici; negli ultimi tempi si sta affermando l’AirFlow, una vera e propria “seconda rivoluzione” nel settore dell’igiene dopo la prima di un secolo fa.
Cos’è e a cosa serve l’AirFlow?
L’AirFlow consiste di un erogatore, tenuto in mano dall’igienista, che spruzza ad alta pressione un miscuglio di acqua e polvere fine contenuta in un serbatoio.
Il cuore del procedimento è nella polvere, che deve essere della dimensione giusta per riuscire a colpire e distruggere la placca e le macchie dello smalto, ma senza danneggiare le gengive e i denti che dovranno tornare al loro bianco naturale. A seconda dello spessore dei depositi di placca l’AirFlow utilizza diversi tipi di polvere: l’Eritritolo (grani di circa 14 micron) per i depositi più sottili e facili da rimuovere, la Glicina (25 micron) per i depositi di spessore moderato, il Bicarbonato di Sodio (>40 micron) per i depositi più importanti come i calcoli dentali nella fase iniziale.
I 2 obiettivi dell’AirFlow
L’obiettivo di chi utilizza l’AirFLow è duplice, dato che assolve sia ad uno scopo propriamente igienico che ad uno più estetico:
- È una seduta di igiene dentale dato che rimuove i depositi di placca, ripulendo i denti e delineando chiaramente i confini del tartaro, che potranno così essere rimossi successivamente con il tradizionale scaler in acciaio. In generale l’utilizzo dell’AirFlow rende la pulizia professionale dei denti più veloce, efficace, e molto meno fastidiosa per il paziente.
- Rimuove le macchie dello smalto causate da cibi e bevande coloranti (caffè, té, salsa di pomodoro, aceto balsamico, succo di mirtillo, cola, salsa di soia, vino rosso, …) completando l’igiene e restituendo i denti al loro colore originale.
Una raccomandazione sempre valida è quella di non commettere l’errore di ricorrere all’igiene orale solo quando si notano accumuli di tartaro, alito cattivo, dolore. Potrebbero sintomi di un problema più grave e in tal caso l’intervento sarebbe più complesso (e costoso) di una normale pulizia.
L’igiene regolare con l’AirFlow è un’ottima soluzione per prevenire l’insorgenza di malattie dentali, con il vantaggio di essere confortevole e di restituire allo smalto il suo aspetto naturale.