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Come scoprire la causa del mal di denti

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Il mal di denti è sempre provocato da un nervo nella radice (o nelle immediate vicinanze) che si irrita e quindi trasmette il segnale corrispondente al cervello. Ma cosa provoca l’irritazione nervosa e come si fa a scoprire la vera causa del mal di denti? Un’infezione, una carie, una lesione da urto… sono tante le cause possibili e fra poco elencheremo le più comuni.
Tuttavia capita che la causa del dolore sia in altre aree e si irradi alle ossa della bocca provocando un dolore dentale, mentre in realtà i denti sono sani. In questo caso le parti del corpo da considerare prima di altre sono l’articolazione mascella/mandibola, l’orecchio, i seni paranasali e, a volte, anche il cuore.
Le cause più comuni del mal di denti
Recessione gengivale. Con l’avanzare dell’età il tessuto gengivale spesso inizia a consumarsi, causando una recessione gengivale che lascia esposte le radici e quindi le terminazioni nervose. Essendo meno protette, danno una sensazione di ipersensibilità (come con bevande/cibi caldi e freddi)
Erosione dello smalto. Anche se è difficile da credere, lo smalto dentale non è là per motivi estetici. Infatti si tratta di uno strato particolarmente duro e resistente che serve a proteggere l’interno del dente, morbido e sensibilissimo, essendo attraversato da numerose terminazioni nervose. Una dieta altamente acida, lavarsi i denti troppo forte, l’età, il bruxismo, portano al consumo dello smalto dentale e quindi ad una maggiore sensibilità al dolore.
Carie dentale. Una volta che la carie inizia a progredire e diventa un’infezione batterica della polpa dentale, questa inizierà a gonfiarsi (come tutti i tessuti infetti) e a comprimere i nervi, che a loro volta invieranno il segnale del dolore.
Infezione gengivale. Chiamata anche malattia parodontale, colpisce oltre metà della popolazione con più di 30 anni. Di solito questa malattia rimane silente per anni e non provoca dolore. Proprio per questo è considerata particolarmente subdola. Una comparsa del dolore dentale potrebbe significare che la malattia parodontale si è improvvisamente aggravata.
Dente (o corona) crepati. Naturalmente una crepa dentale rappresenta una via per la quale l’interno del dente viene a contatto con l’esterno, causando dolore. A volte capita che il dolore segnali una crepa invisibile ad occhio nudo.
Sbiancamento dentale. Soprattutto quando praticato senza la supervisione di un dentista, l’uso di una delle procedure sbiancanti può indebolire temporaneamente lo smalto con gli effetti di cui abbiamo parlato qui sopra. La buona notizia è che, se si interrompe la procedura, in poco tempo lo smalto dovrebbe tornare ad indurirsi.
Infezione sinusale. Quando i seni paranasali si infiammano e si riempiono di muco, la pressione dell’infezione può comprimere un nervo cranico. Il cervello potrebbe interpretare questo segnale come mal di denti.
Ma quindi, come faccio a scoprire la causa?
Fissare immediatamente un appuntamento dal dentista è il primo passo per scoprire la causa del mal di denti. C’è poco che una persona normale possa fare da sé, se non evitare di trascurare i sintomi sperando che passino da soli. Se si interviene subito, ci sono buone possibilità che il trattamento sia semplice e che il dolore sparisca in fretta. La maggior parte dei casi di improvviso mal di denti in persone adulte sono causati dall’erosione dello smalto o dal recesso delle gengive.
Il nostro consiglio è non indugiare oltre nel caso il dolore persista per più di 2 giorni, oppure sia particolarmente acuto, palpitante, o che inizi ad estendersi ad altre zone del cranio.