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Cosa sono gli scheletrati?

Mag 10, 2021 | Protesi

Riepilogo articolo

Gli scheletrati: che cosa sono e quando sono indicati?
Com’è fatto uno scheletrato
Quali sono i vantaggi di uno scheletrato?
E gli svantaggi?

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Gli scheletrati: che cosa sono e quando sono indicati?

In caso di edentulia (ovvero la mancanza dei denti) parziale ma che comunque coinvolge diversi denti su entrambi i lati della bocca, ci sono più strade che si possono percorrere per ripristinare l’estetica e l’efficienza funzionale dell’organo: si può scegliere la via degli impianti dentali, quella più tradizionale (ma ormai datata) di un ponte, oppure quella delle protesi parziali rimovibili, ovvero gli scheletrati.

Com’è fatto uno scheletrato

Una protesi parziale rimovibile è formata da una struttura in metallo (di solito una barra relativamente spessa, ma anche delle placche dalle forme più complesse) sulla quale è montata una base in resina (per riprodurre il colore della gengiva) da cui spuntano i denti artificiali che dovranno sostituire quelli mancanti, spesso anche loro creati in resina.

Inoltre sono presenti anche dei ganci per fissare lo scheletrato ai denti naturali disponibili, per dare ulteriore stabilità alla protesi durante la masticazione. Resistenza e stabilità, infatti, sono i requisiti indispensabili di uno scheletrato ben fatto, senza trascurare le esigenze dei denti rimasti, che sono ancora sani e non devono subire danni dall’attrito con i ganci.

Quali sono i vantaggi di uno scheletrato?

  • Il prezzo, dato che una protesi parziale costa molto meno di quanto costerebbero gli impianti (considerando un numero uguale di denti da sostituire.)
  • L’invasività è quasi nulla, soprattutto se comparata agli impianti ma anche ad un ponte, che può richiedere comunque l’installazione di 2 viti di sostegno o la limatura dei denti sani che dovranno fornire il supporto. Le protesi rimovibili, in pratica, non richiedono un intervento chirurgico.
  • Lo scheletrato è solitamente più comodo rispetto alla dentiera, nel caso siano presenti 2 o più denti naturali che possano fungere da supporto.

E gli svantaggi?

  • Si tratta pur sempre di una protesi dentale che occupa un certo volume della bocca e può essere percepita come molto scomoda. Un impianto, al contrario, occupando lo stesso spazio del dente naturale, viene “dimenticato”.
  • L’igiene della protesi e dei denti circostanti dev’essere al limite del maniacale: lo scheletrato è il luogo ideale per l’accumulo di placca batterica, che potrebbe causare nuovi problemi. La pulizia serale è più che un obbligo.
  • Se cadesse un dente sano su cui si agganciava lo scheletrato, potrebbe essere necessario rifarlo completamente.
  • Al contrario dell’impianto non arrestano la recessione ossea. Tuttavia spesso gli scheletrati sono consigliati proprio quando l’osso è già così sottile da non sostenere la vite dell’impianto.