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Cos’è una cisti dentale

Riepilogo articolo
Le cisti odontogene non sono tutte uguali
La prevenzione
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Le cisti dentali (dal greco Kystis=sacco) sono delle vescicole piene di liquido che si formano intorno ai denti. Vengono chiamate anche cisti odontogene e sono di diversi tipi; di seguito vedremo come distinguerle e, soprattutto, cosa fare se ci si accorge di averne una. Ma cos’è una ciste dentale?
Le cisti odontogene non sono tutte uguali
Per prima cosa distinguiamo i diversi tipi di ciste dentale secondo la classificazione che ne danno i dentisti.
– Se la ciste si forma intorno alle radici dei denti, si tratta di una ciste radicolare; è di gran lunga il tipo più comune.
– Se la ciste permane anche dopo l’estrazione del dente si parla di ciste residua, mentre se si crea a partire dallo smalto dei denti si tratta di ciste dentigera (o follicolare) e il più delle volte concerne i denti del giudizio o i canini, in particolar modo se ancora sommersi sotto la gengiva e non erotti.
– Le cisti eruttive, invece, sono causate dallo spuntare dei denti permanenti in età giovanile e per fortuna spesso si risolvono da sole.
– Infine le cisti parodontali (dette anche gengivali) sono connesse alla piorrea, e vanno curate come parte della terapia per la malattia parodontale, che mira alla rimozione delle tasche batteriche che si sono create tra denti e gengive.
La ciste dentale è una minaccia per la mia salute?
La ciste è una cavità che nella maggioranza dei casi è di per sé apparentemente innocua, spesso asintomatica e rilevabile solo con i Raggi X, soprattutto se ancora piccola e profonda. Tuttavia non per questo va trascurata; infatti i problemi che può causare sono diversi, oppure può essere il segnale di una malattia in corso di cui non ci si era ancora accorti.
– Se lasciata svilupparsi una ciste può dare origine anche ad un ameloblastoma, un tumore benigno della mascella/mandibola in grado di divenire molto invalidante.
– Una ciste radicolare non eliminata rischia di causare un ascesso, che al contrario della ciste è un’infiammazione acuta molto dolorosa provocata da un’invasione batterica.
– Le cisti lasciate crescere possono poi indebolire l’osso mascellare/mandibolare fino al punto di rendere probabile una frattura, oltre a premere sui denti circostanti che si sposteranno affollandosi e complicando ulteriormente il quadro clinico.
Inoltre ricordiamo che le cisti che possono interessare il cavo orale non sono unicamente quelle dentali (per esempio possono formarsi sulla lingua, all’interno delle guance, vicino ad un piercing…), ma in questo articolo parliamo esclusivamente di quelle odontogene.
Le cause delle cisti dentali
Le cisti dentali possono essere causate da molteplici fattori. Il loro stesso processo di formazione (che coinvolge le cellule epiteliali dei denti) non è ancora del tutto chiarito. Nei fatti ogni ciste è un caso a sé e per questo è difficile parlare di diagnosi o trattamento standard. Tuttavia si può comunque scrivere un elenco delle cause principali:
– Dente morto o morente, in seguito a carie, frattura o per altra ragione
– Devitalizzazione mal eseguita
– Dente incluso o impattato (soprattutto il dente del giudizio)
– Predisposizione genetica o disturbi ereditari come la sindrome di Gorlin
La prevenzione
Ma com’è possibile prevenire la formazione di una ciste? Anche se non c’è un’azione specifica che elimini il rischio di ciste dentale, tuttavia mantenere un’elevata igiene orale sicuramente riduce il rischio di cisti causate dall’evoluzione di malattie infettive come la carie o la parodontite, mentre effettuare delle regolari visite dentistiche di controllo (1 o 2 volte all’anno) permetterà di individuare una ciste già nelle sue fasi iniziali, permettendo che venga eliminata chirurgicamente prima che causi danni ai tessuti circostanti.