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La dentiera si muove: è possibile fissarla?

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La classica dentiera è stata un’innovazione importantissima nella storia dell’odontoiatria; nel corso del suo ultracentenario percorso ha dato a milioni e milioni di persone l’opportunità di ricominciare a masticare pur avendo perso i denti naturali. Ancor oggi, in un’epoca in cui gli impianti dentali si stanno sempre più diffondendo, è molto utilizzata. La dentiera è quindi una tecnologia che possiamo definire “di successo” ma che ha sempre avuto il difetto di essere poco stabile, soprattutto con l’avanzare dell’età del paziente. Con il tempo anche i suoi utilizzatori più affezionati arrivano a porsi la domanda “la dentiera si muove: è possibile fissarla?”
Perché la dentiera non è stabile
La dentiera è progettata per aderire perfettamente alle gengive del paziente grazie all’affetto ventosa. Tuttavia, col tempo, mancando le radici dei denti naturali, l’osso alveolare di mascella e mandibola inizia a perdere di volume e consistenza. In questo modo anche le gengive sovrastanti mutano di forma rendendo difficoltoso e poco efficace l’effetto ventosa. Arrivano quindi in soccorso gli adesivi per dentiera o la modifica in studio odontotecnico della dentiera stessa (ribasatura). Sta di fatto che è evenienza comune che la dentiera diventi sempre più instabile, con conseguenze sulla qualità della vita della persona. L’instabilità della dentiera rende insicura la persona che la indossa, e ne fa diminuire l’autostima e la vita sociale. Si arriva al punto che, a causa della dentiera, il tempo della vecchiaia diventa un tempo di solitudine e trascuratezza, esattamente ciò che una società civile e moderna dovrebbe impedire.
La dentiera fissata con impianti
Fissare la dentiera con gli impianti è oggi una concreta possibilità per moltissime persone. In questi casi si parla di “overdenture”, ovvero di impianti “oltre la dentiera”. Sono impianti inseriti nell’osso di mascella e mandibola ai quali viene agganciata la dentiera mobile del paziente.
Il tutto è eseguito con un’operazione chirurgica in anestesia locale direttamente sulla poltrona dell’odontoiatra implantologo. Solitamente, sono inserite nell’osso da 4 a 6 viti per arcata. Sulla testa di queste viti verrà quindi agganciata la dentiera del paziente. Ad operazione avvenuta e cominciata la “nuova vita”, la dentiera dovrà essere sganciata alla sera per l’igiene quotidiana o, in altri casi a seconda della tipologia di intervento, rimarrà fissa anche nelle ore notturne e sarà sganciata solo nello studio dentistico per la periodica igiene professionale.
Chi può fissare la dentiera?
Non ci sono limiti di età, l’unico vero limite è l’assenza di osso in quantità e qualità sufficienti per permettere l’osteointegrazione degli impianti. L’implantologia ha sviluppato diverse tecniche per ovviare a questo problema: gli innesti ossei, i mini-impianti, gli impianti pterigopalatini e quelli zigomatici.
I vantaggi dell’overdenture
Le dentiere fissate su impianti consentono di masticare senza paura di “incidenti” e di parlare in modo chiaro e comprensibile. Queste attività fondamentali per la socialità smettono di essere fonte di ansia e diventano nuovamente naturali.
Perdita ossea
La mancanza delle radici dei denti naturali provoca l’assottigliamento di mascella e mandibola. Le viti in titanio una volta osteointegrate fungono da sostitute delle radici naturali e, sottoponendo le ossa alle sollecitazioni meccaniche della masticazione, arrestano la regressione ossea.
Forma del viso
La perdita di volume osseo provoca lo “svuotarsi” dell’ovale del viso oltre che l’affilarsi della forma della mandibola. In poche parole, è la tipica forma del viso che hanno molti anziani. Grazie agli impianti questo processo degenerativo si arresta.
Costo
Gli impianti dentali, al contrario delle classiche dentiere, sono concepiti per durare. Se è vero che il prezzo iniziale degli impianti è certamente più elevato di quello della semplice dentiera, bisogna mettere in conto la ridotta spesa manutentiva che gli impianti richiedono negli anni (a patto di mantenere un’adeguata igiene orale). Per non parlare del guadagno in termini di qualità della vita.