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I mini impianti dentali

Mar 16, 2022 | Apparecchio Invisibile, Implantologia

Riepilogo articolo

A cosa servono i mini impianti?
I vantaggi dei mini impianti
Le controindicazioni dei mini impianti
Conclusione

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I mini impianti dentali sono degli impianti in cui la vite, ovvero la parte che dell’impianto che va inserita nell’osso, ha un diametro uguale o inferiore a 3 millimetri. A differenza degli impianti convenzionali, sono costituiti da una vite che include un’estremità a forma di sfera sulla quale verrà inserita la protesi replica del dente naturale. Quindi i mini impianti non sono dotati di abutment, ovvero quell’elemento di raccordo che emerge dalla gengiva sul quale è inserita la corona.

A cosa servono i mini impianti?

I mini impianti sono indicati per le persone con un ridotto volume e densità di osso sia della mascella che della mandibola. I normali impianti dentali, infatti, hanno delle dimensioni che replicano il volume delle radici dentali. Tuttavia, soprattutto nel caso di una persona anziana edentula da diverso tempo, l’osso si è così indebolito e ritirato che ormai non è più in grado di accogliere una vite di queste dimensioni. I mini impianti invece sono più piccoli, simili a stuzzicadenti, e sono adatti a questi pazienti. Si tratta di situazioni in cui la persona cerca una soluzione per fissare la dentiera e migliorare sensibilmente la propria qualità di vita.

Prima dei mini impianti era necessario ricorrere all’innesto osseo, che però richiedeva fino ad un anno di tempo per completare la guarigione. Inoltre, l’innesto osseo non è una scienza esatta e a volte, purtroppo, non viene conseguito il guadagno in termini di millimetri di osso che ci si aspettava di ottenere. Ovviamente non si può comunque scendere al di sotto di un certo livello di osso, e quindi al di sotto di un certo diametro degli impianti. In tal caso l’innesto osseo è comunque la strada da percorrere.

Gli altri pazienti ideali per i mini impianti sono le persone che naturalmente hanno una bocca piccola, quindi anche con denti piccoli e ossa proporzionate. Per loro i mini impianti possono servire anche per la sostituzione di uno o più denti, e non per l’ancoraggio della dentiera. Quando i mini impianti sono utilizzati per questi scopi, se ne possono utilizzare anche più d’uno per sostenere un unico dente, soprattutto se si tratta di molari.

I vantaggi dei mini impianti

Di seguito riassumiamo quanto detto, elencando i principali vantaggi dei mini impianti:

  •  Sono un’alternativa all’innesto osseo, ma con tempi di intervento estremamente ridotti al confronto.
  • Permettono di fissare la dentiera su pazienti che prima erano inoperabili, tra l’altro arrestando la deformazione dei tratti facciali dovuta alla recessione ossea.
  • Sono una soluzione per pazienti con dimensioni della bocca ridotte.
  •  Sono leggermente meno costosi degli impianti tradizionali.
  •  Un altro utilizzo che non abbiamo ancora citato: possono servire da ancoraggio per apparecchi ortodontici nella risoluzione di casi complessi, che normalmente richiederebbero una trazione extra-orale (uso del casco).

Le controindicazioni dei mini impianti

  • Sono da evitare in caso di bruxismo.
  • La mancanza dell’abutment offre meno possibilità di correzione dell’angolo di posizionamento della corona.
  • Effetto estetico peggiore dato che senza abutment la gengiva alla base della protesi è più esigua del normale. Per questo motivo anche l’igiene è più difficile da mantenere.

Conclusione

Quella dei mini impianti è un’innovazione molto importante; sono degli ottimi impianti per chi effettivamente ha poco osso e sono indicati soprattutto per i pazienti anziani, anche di 80 o 90 anni. Molti pensano che non ne valga la pena. Al contrario, in una società che si definisce civile, gli ultimi anni di vita non dovrebbero mai essere anni di rinuncia e abbandono, in particolar modo se le tecniche odontoiatriche offrono l’occasione concreta di vivere meglio. Tanto più il tempo a disposizione è limitato, tanto più è prezioso e da vivere bene.