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Il collutorio serve veramente?

Feb 23, 2022 | Igiene dentale

Riepilogo articolo

Gli utilizzi di un collutorio terapeutico
Gli altri tipi di collutori
I pro e i contro del collutorio

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Un collutorio è una soluzione liquida per risciacquare il cavo orale e migliorarne l’igiene, combattere alcune patologie, favorire un processo di guarigione, combattere l’alito cattivo oppure per scopi cosmetici. Sono tanti i collutori in commercio e non è scontato capire quale sia il più adatto alle nostre esigenze; ma il collutorio serve veramente?

Per rispondere a questa domanda va fatta una distinzione. Esistono dei collutori assimilabili a dei farmaci e che vengono prescritti dal dentista, e altri di utilizzo più comune, considerati come dei cosmetici dalla legge.

Nella prima categoria ricadono tutti quei collutori creati appositamente come terapia per uno dei problemi che vedremo a breve. A seconda della concentrazione dei farmaci contenuti nel flacone, possono essere acquistati esclusivamente in farmacia oppure anche al supermercato.

Gli utilizzi di un collutorio terapeutico

Gengivite.

I collutori anti-placca vengono prescritti in caso di infiammazione delle gengive e hanno un’azione battericida. Il collutorio più comune con questo genere di azione è quello contenente  Clorexidina, un farmaco molto efficace ma che andrebbe assunto solo dopo essersi consultati con il proprio dentista. L’uso prolungato potrebbe facilmente causare una colorazione inestetica dello smalto dentale o – ancora più gravemente – un’antibiotico-resistenza nella popolazione di germi che abitano all’interno della bocca. Questo tipo di collutori sono prescritti anche durante il periodo di guarigione in seguito ad un intervento di chirurgia orale, per contrastare la flora batterica.

Tartaro.

Nel caso di un paziente con una spiccata tendenza alla formazione di calcoli dentali, potrebbe essere consigliato l’uso di un collutorio contenente Pirofosfati. I Pirofosfati impediscono il solidificarsi dei minerali che costituiscono il tartaro.

Carie.

Questi collutori contengono Fluoro per il rafforzamento dello smalto dentale. Solitamente sono indicati in caso di apparecchi dentali o disabilità permanenti/temporanee che impediscono un efficace spazzolamento. Vanno utilizzati con attenzione dato che un sovradosaggio di Fluoro causa la Fluorosi.

Sensibilità dentale.

Sono i collutori contenenti molecole come il Citrato di Potassio e di Zinco, che vanno ad occludere i tubuli dentinali riducendo così il dolore in caso di ipersensibilità.

Gli altri tipi di collutori

Invece, i collutori “cosmetici”, ovvero acquistabili liberamente e di solito non prescritti da un dentista, vengono per lo più utilizzati per i seguenti motivi.

Alito cattivo.

In caso di alitosi molti ricorrono all’utilizzo del collutorio. In genere l’effetto non dura più di 2-3 ore e, soprattutto, non risolve la causa dell’alito cattivo. Anzi, regala una falsa sensazione di freschezza che fa rimandare l’accertamento del motivo per il quale l’alito puzza. Ricordiamo che di per sé l’alito dovrebbe essere neutro come l’aria che respiriamo, quindi l’alitosi è sempre il segnale che qualcosa non va, da non mascherare con una sorta di “pezza”.  Sarebbe l’equivalente del mettersi del profumo piuttosto che farsi un bel bagno.

Sbiancamento dentale.

Alcuni collutori contengono la Covarina blu, una sostanza chimica che, depositandosi sullo smalto dentale, crea un effetto ottico che lo fa apparire più bianco del solito.

In sostituzione dello spazzolino.

Questo è l’utilizzo più sbagliato che si possa fare del collutorio. Se è vero che l’alcol contenuto in molti collutori ha un effetto battericida, non rimuovendo i detriti di cibo e la placca con lo spazzolino, la crescita batterica riprenderà appena svanito l’effetto del colluttorio (poche decine di minuti) compromettendo la salute orale.

I pro e i contro del collutorio

Ovviamente, nel caso di collutori consigliati dal dentista, è meglio discutere direttamente con lui a proposito dell’effetto terapeutico e delle eventuali controindicazioni. Invece, per quanto riguarda gli altri collutori, oltre ai benefici appena elencati, esistono anche alcuni punti controversi.

Cancro orale.

L’assunzione di bevande alcoliche è un fattore di rischio riconosciuto per il cancro orale. Va da sé che è in corso un dibattito (non ci certezze su questo argomento) sul fatto che i collutori che contengono alcol possano causare il cancro orale, anche se sono utilizzati unicamente per risciacquare la bocca.

Irrita la mucosa orale.

L’interno della bocca è rivestito di una membrana mucosa e alcuni collutori, soprattutto quelli contenenti alcol o Clorexidina, a lungo andare potrebbero indebolirlo, rendendo i denti più sensibili e il nostro organismo più soggetto alle infezioni. Inoltre l’alcol irrita eventuali ulcere e afte presenti in bocca impedendone o rallentandone la guarigione.

Contrasta il dentifricio.

Molti dentisti consigliano di non risciacquare la bocca immediatamente dopo essersi lavati i denti la sera, in questo modo il Fluoro contenuto nel dentifricio ha più tempo di agire e di rinforzare lo smalto.

In conclusione, consigliamo di stare attenti soprattutto all’utilizzo di collutori contenenti alcol o Clorexidina, e di parlarne con il proprio dentista durante la prossima visita di controllo.