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Il digrignamento dei denti

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Il digrignamento dei denti, ovvero il bruxismo, è l’abitudine involontaria a serrare le due arcate fino a digrignare i denti e a farli stridere. A volte il rumore prodotto è chiaramente avvertibile sia dalla persona che digrigna, sia da chi gli sta vicino. Altre volte il bruxismo non provoca sintomi palesi, e il problema viene riscontrato dall’odontoiatra durante una visita dentistica di controllo se nota un consumo anomalo delle superfici dentali.
Il contatto ripetuto e violento tra le corone dentali provoca una serie di problemi, anche gravi: sonno interrotto, dolore ai muscoli facciali, mal di testa, mal d’orecchi, dolore, rigidità e rumori (schiocchi) provenienti dall’articolazione della mascella, consumo molto accelerato delle corone dentarie che può portare anche alla perdita, rottura/frattura dei denti o ad otturazioni che “saltano”. Inoltre, il bruxismo è un fattore aggravante per i casi di malattia parodontale.
Le Cause principali del Digrignamento dei Denti
Il digrignamento dei denti affligge milioni di persone, soprattutto bambini (alcune stime danno il bruxismo infantile attorno al 30% di incidenza a 6 anni di età). L’incidenza diminuisce con l’avanzare dell’età, registrando un altro picco attorno ai 20 anni (10% della popolazione). Al momento non si notano significative differenze maschio/femmina.
Nella maggior parte dei casi il bruxismo è notturno, ed è correlato soprattutto a:
- apnea notturna
- altri disturbi del sonno come sonnambulismo o parlare nel sonno
- uso di farmaci o sostanze psicoattive (lo è anche la comune caffeina…)
- stati d’ansia o stress
- problemi all’articolazione temporo-mandibolare (ATM)
Il digrignamento durante il sonno si manifesta con delle contrazioni ritmiche (approssimativamente una al secondo) dei muscoli masticatori. Può apparire e scomparire nel corso delle settimane. Queste contrazioni notturne hanno una forza che eccede quella applicata durante la masticazione, da qui il caratteristico rumore stridulo capace anche di svegliare chi sta vicino.
Nonostante si manifesti soprattutto nelle ore notturne, non bisogna trascurare l’esistenza di un digrignamento diurno. Per esempio, con il diffondersi dell’attività sportiva, si nota un aumentare dei casi di bruxismo correlati allo sforzo fisico. State attenti a quando correte, nuotate, sollevate un peso… senza pensarci, nel momento del massimo sforzo, forse serrate fortemente le arcate e fate stridere i denti. Quest’attività, ripetuta nel tempo, ha il medesimo effetto maligno del digrignamento notturno.
Il Digrignamento dei Denti: rimedi
Invece, la cura vera e propria del bruxismo parte dallo scoprire esattamente quale ne sia la causa. A seconda del risultato di questa indagine personalizzata, si potrà intraprendere una delle strade a disposizione per cercare di ridurre l’attività muscolare causa del digrignamento:
- evitare l’assunzione di certe sostanze
- terapia ortodontica per curare quegli scompensi dovuti a malocclusione spesso correlati a problemi all’ATM
- intraprendere un percorso di cura psicologica
- provare a cambiare lo stile di vita
In ogni caso, soprattutto per i più giovani e se non si rientra tra i casi gravi, va ricordato quanto detto: gran parte dei casi che riguardano i bambini si risolvono con la crescita.