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Il Mese della Prevenzione Dentale: come prevenire Gengivite e Parodontite

Nov 17, 2022 | Igiene dentale, Prevenzione

Riepilogo articolo

Gengivite
Come guarire dalla Gengivite
Parodontite
Come prevenire le malattie gengivali?

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Siamo giunti al penultimo appuntamento della serie sulla Prevenzione Dentale, un viaggio tra 5 importanti argomenti a proposito di come l’Odontoiatria Preventiva può aiutarci concretamente a vivere meglio e a risparmiare tempo (e denaro) che altrimenti andrebbe impiegato nell’affrontare delle cure dentistiche.

Oggi parleremo di come prevenire le più diffuse malattie gengivali: Gengivite e Parodontite.

Le gengive, anche se spesso non vengono adeguatamente prese in considerazione, avvolgono, proteggono e tengono in posizione i nostri denti; sono fondamentali per la salute orale e non dovrebbero mai essere trascurate.

Invece, che la salute delle gengive sia strettamente collegata a quella dei denti non è ancora un patrimonio culturale comune e la maggioranza degli italiani adulti (in buona compagnia con il resto dei paesi industrializzati) è affetta da una patologia gengivale, Gengivite o Parodontite.

Ma cosa distingue queste due malattie?

Gengivite

L’inizio della malattia gengivale è denominato “Gengivite” (nel gergo medico, il suffisso “ite” significa “infiammazione”; quindi Gengivite = infiammazione della gengiva).

I sintomi principali della Gengivite non sono da trascurare, dato che, purtroppo, non guariscono da soli:

– Margini gengivali visibilmente più rossi del resto della gengiva. È la zona dove il dente spunta dalla gengiva.

– Gengive morbide al tatto, gonfie, e non sode e compatte

– Usando spazzolino o filo interdentale si notano delle piccole emorragie

Le cause di questa infiammazione sono le seguenti:

– Igiene quotidiana inadeguata, scarso o scorretto utilizzo di spazzolino e filo interdentale

– Disidratazione con conseguente secchezza della bocca

– Abitudini alimentari scorrette:

1. Assunzione di cibi contenenti troppi zuccheri semplici
2. Dieta con poca frutta e verdura, quindi con carenze vitaminiche
3. Spuntini frequenti e livello di pH orale costantemente al di sotto dell’ottimale

 

Questi comportamenti – e spesso una loro combinazione – sono la causa dell’accumulo di placca batterica, che a sua volta provoca l’infiammazione delle gengive. Come?

L’infiammazione, ovunque si verifichi nel nostro corpo, non è altro che la risposta del sistema immunitario ad una minaccia esterna, in questo caso le colonie di batteri presenti nei depositi di placca.

Nei fatti, dove vediamo un’infiammazione, sappiamo che si sta svolgendo una vera e propria battaglia tra le nostre difese e i germi patogeni.

Come guarire dalla Gengivite

Quando la malattia è ancora nello stadio della Gengivite, possiamo (anzi, dobbiamo!) aiutare da soli il nostro corpo ad uscire vincitore dalla lotta, ma in che modo?

Per prima cosa è necessario aumentare il livello della nostra pulizia orale quotidiana e chiederci se nelle nostre abitudini, alimentari e di vita, non ci sia qualcosa che sta nuocendo alla salute orale.

In secondo luogo, ma non per importanza, è bene prenotare una visita di controllo e una pulizia dentale professionale, l’unica in grado di rimuovere i depositi di tartaro (placca mineralizzata, di colore giallo, che si accumula introno ai colletti dentali) i quali, essendo duri come dei sassi, non possono essere eliminati con il semplice uso dello spazzolino o del filo interdentale.

Se queste operazioni saranno compiute tempestivamente, la Gengivite guarirà in fretta e non evolverà in una malattia più pericolosa che vedremo tra poco.

Parodontite

Abbiamo visto come le gengive svolgano soprattutto la funzione di avvolgere e proteggere i denti, ma sarebbe più corretto dire che si tratta di un “rivestimento” dell’osso alveolare (da “alveolo”, cioè buco), ovvero una sorta di doppia cresta ossea (una per la mandibola e una per la mascella) che ospita, all’interno di piccole cavità – gli alveoli, per l’appunto – le radici dei denti.

Questo osso, più la gengiva, più i tessuti connettivi che si interpongono tra loro, possono infiammarsi, e quando succede si parla di Parodontite (essendo il Parodonto il complesso dei tessuti appena elencati), una malattia che è l’evoluzione deleteria di una Gengivite non risolta.

I sintomi della Parodontite sono i seguenti (più gli stessi della Gengivite):

– Alito cattivo

– Sensibilità dentale, dolore

– Denti che “dondolano” (segnale che sta per mancare il sostegno dell’osso alveolare)

– Gengive che recedono mostrando i colletti dentali

La Parodontite è quindi la conseguenza della “discesa” dell’infezione al di sotto del margine gengivale, con i batteri nocivi che cominciano ad intaccare i tessuti connettivi più profondi, fino a giungere all’osso stesso. Se non contrastata, la Parodontite porterà alla progressiva distruzione dell’osso alveolare fino a quando i denti non avranno più il supporto necessario e cadranno, anche se di per sé ancora sani.

La Parodontite, al contrario della Gengivite, non è propriamente curabile, nel senso che, una volta diagnosticata, richiede che si esegua una pulizia profonda delle radici dentali (raschiamento e levigatura radicolare), trattamento che andrà ripetuto periodicamente secondo l’andamento dell’infezione e il giudizio del dentista.

A volte sarà necessaria anche l’assunzione di antibiotici.

Come prevenire le malattie gengivali?

A nostro parere le mosse per una corretta prevenzione si possono riassumere in 3 capitoli:

1. Laviamoci bene i denti

Il punto da cui partire quando s’intraprende la strada della prevenzione dalle malattie orali, è sempre lavarsi correttamente i denti almeno due volte al giorno, ogni volta per due minuti. Il filo interdentale non va mai “dimenticato” e si deve usare prima di spazzolare i denti, alla sera.

La cosa veramente importante quando ci si prende cura dei propri denti è di non farlo in modo distratto o svogliato: osserviamoci allo specchio, controlliamo di eseguire correttamente i movimenti e di non tralasciare nessuna parte dell’arcata… insomma, non diamo per scontata la nostra bocca, impariamo a capire com’è fatta e saremo i primi ad accorgerci se c’è qualcosa che non va.

2. Andiamo regolarmente dal dentista (anche se stiamo bene)

Il dentista è un medico particolare, che lavora non solo “dopo” una malattia, per curarla, ma anche “prima”, per evitare che insorga. La prevenzione, infatti, è sempre più una parte fondamentale dell’odontoiatria, e la sua pratica principale è la pulizia dentale professionale, eseguita in studio dallo stesso dentista o da un’igienista dentale.

L’igiene professionale va programmata ogni circa 6 o 12 mesi, a seconda del consiglio che ci viene dato.

3. Non fumare

Secondo gli studi statistici, i pazienti fumatori sono molto più inclini alla Parodontite della media; i motivi sono diversi, ma il principale sembra essere che il fumo, inibendo l’afflusso sanguigno nelle gengive, rende i sintomi classici della Parodontite – come il sanguinamento gengivale – ancora più difficili da individuare.

Inoltre, i pazienti fumatori sono svantaggiati anche nel recupero post-raschiamento e levigatura radicolare, con tempi di guarigione più lunghi e ricadute più frequenti.