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La dentiera: una soluzione scelta da milioni di persone

Set 12, 2022 | Implantologia

Riepilogo articolo

La dentiera, una soluzione ancora attuale

L’igiene prima di tutto
Non utilizzare prodotti fai-da-te
Non tenerla su per la notte
Non s’impara tutto subito…
Capire che la dentiera non ha le stesse
prestazioni dei denti

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Recentemente la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia ha pubblicato dei dati interessanti: in Italia ogni anno ci sono circa 2 milioni e mezzo di persone che devono ricorrere alla protesi fissa (ovvero agli impianti) o a quella mobile (cioè le classiche dentiere o gli scheletrati). Tra tutti questi interventi solo il 5,4% è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale, mentre il resto è a carico del paziente (o della sua assicurazione privata).

È chiaro quindi come l’edentulia (la mancanza di denti) sia un diffuso problema di salute pubblica, ed è probabilmente incalcolabile quanto questo si sia aggravato durante i due anni di pandemia, a causa del fatto che molti hanno preferito rinviare le cure dentali. Inoltre, oltre che un problema di salute, si tratta anche di una questione economica, dato che la protesica richiede comunque di sostenere dei costi che per molte persone non sono indifferenti.

La dentiera, una soluzione ancora attuale.

Se gli impianti dentali sono il rimedio senza dubbio più moderno ed efficace per curare la mancanza di denti, sia per la comodità di utilizzo (si tratta di una protesi che di fatto ci si “dimentica” completamente di avere in bocca) che per l’efficacia nella masticazione e nell’eloquio, e per arrestare il recesso osseo facciale, nell’attuale panorama sociale è lecito prevedere che la dentiera, la protesi per l’edentulia completa più “antica” ed economica, non cada in completo disuso a favore dell’implantologia fissa, come invece ci si poteva aspettare qualche anno fa.

La dentiera, d’altronde, pur con tutti i suoi difetti (riassumibili soprattutto nell’instabilità e nel non impedire l’assottigliamento progressivo delle ossa e delle altre strutture della bocca) rimane diffusissima e rappresenta pur sempre la possibilità per molte persone di riacquisire una vita “normale”.

Vediamo dunque alcuni consigli per mantenere in salute il più a lungo possibile la propria preziosa dentiera.

L’igiene prima di tutto

Se si pensa che la perdita dei denti naturali comporti la fine delle preoccupazioni riguardo all’igiene orale, si è fuori strada. Infatti, la dentiera superiore rimane in posizione grazie all’effetto ventosa, che si basa sull’aderenza millimetro dopo millimetro tra le gengive e la parte interna della dentiera.

Ogni corpuscolo che si interpone tra queste due superfici inficia l’aderenza e quindi la stabilità della protesi. Quindi, la pulizia della dentiera deve essere paziente ed accurata, in particolare su tutte le fossette e i rialzamenti che caratterizzano la sagoma di ogni dentiera. Per di più è molto importante che ogni sera la dentiera sia messa a bagno in una soluzione liquida apposita, che serve a non far “seccare” la resina che costituisce la base della protesi.

Allo stesso modo dovranno essere mantenute pulite anche le gengive e in generale l’interno della bocca; l’assenza di denti non significa che i frammenti di cibo non possano rimanere dopo un pasto e che, di conseguenza, debbano essere rimossi alla fine di ogni giornata.

Non utilizzare prodotti fai-da-te

Prima di coricarsi per il sonno notturno, è importante sciacquare la dentiera con acqua tiepida (mai calda, la danneggerebbe) e spazzolarla con delicatezza e precisione con uno spazzolino (meglio se con delle setole morbide).

I dentisti sconsigliano di usare prodotti che non siano indicati come specifici per dentiere, dato che potrebbero risultare abrasivi e rovinare il manufatto.

Non tenerla su per la notte

Nell’arco della giornata, la dentiera va rimossa per almeno 6-7 ore; infatti è importante che anche le gengive abbiano tempo per riposarsi e recuperare. Dopotutto le gengive sono concepite per proteggere le radici dei denti come una sorta di cuscino che le circonda, e non per sostenere del peso che le grava sopra, che è quello che accade con la dentiera.

Quindi le gengive hanno bisogno di alcune ore di “tregua” per non rischiare di infiammarsi e creare delle piaghe nei punti di maggior attrito.

Non s’impara tutto subito…

Indossare una dentiera per la prima volta non è né naturale né facile. Le prime volte sembrerà che un mattone sia stato inserito nella nostra bocca.

È normale e non c’è da preoccuparsi. Allo stesso modo dopo solo 2-3 giorni di utilizzo, i muscoli della faccia si adatteranno alla nuova situazione e la lingua imparerà da sola a gestire la nuova presenza. In breve tempo la dentiera diventerà facile da indossare e ci si dimenticherà per diverse ore di averla in bocca, ma bisogna avere pazienza e non scoraggiarsi duranti i primi giorni.

Durante questo (tutto sommato breve) periodo di apprendimento magari è meglio rimandare gli impegni sociali per evitare imbarazzi o incidenti tragicomici… in qualche giorno sarà di nuovo possibile presentarsi ad amici e parenti con dei denti nuovi e perfettamente in grado di parlare e mangiare.

Capire che la dentiera non ha le stesse prestazioni dei denti

Dopo secoli di perfezionamenti, oggi le dentiere sono delle ottime protesi, ma non saranno mai come i denti naturali che abbiamo perso e neanche come le protesi fissate su impianti.
Soprattutto la protesi inferiore sarà sempre abbastanza instabile e bisognerà imparare a gestirla, mentre la superiore conta sul già citato “effetto ventosa”, ma nel tempo andrà modificata per rincorrere il cambiamento di forma delle gengive.

Per questi motivi la masticazione dovrà per forza di cose essere più accorta che con i denti naturali; tuttavia in breve tempo si imparerà a mangiare quasi tutto quello che una normale cucina può offrire.