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Le tappe fondamentali della tecnologia odontoiatrica

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Questo travagliato 2022 ci sta per salutare e come ogni fine anno è tempo di bilanci. Noi ne approfittiamo per riassumere le tappe più importanti dell’evoluzione tecnologica nel settore dentario, che videro la messa a punto di tutte quelle innovazioni che oggi diamo per scontate ma che in realtà non lo sono per nulla.
L’attuale livello tecnologico, infatti, è stato raggiunto solo di recente e fino a non molti anni fa la visita dal dentista era un’esperienza molto meno confortevole di quanto lo è al giorno d’oggi.
1563
Bartolomeo Eustachi, l’anatomista rinascimentale di San Severino Marche che diede il nome alle “Trombe di Eustachio”, pubblica il “Libellus de Dentibus”, la prima opera moderna dedicata interamente alla descrizione scientifica dei denti. L’Italia, all’epoca, era all’assoluta avanguardia mondiale nella scienza medica.
1683
L’olandese Antonie van Leeuwenhoek descrive per la prima volta dei “piccoli animali tra i denti”; è la scoperta dei batteri orali, osservati al microscopio da van Leeuwenhoek che è pronto a comunicare la novità alla comunità scientifica. Inizia il percorso che porterà alla comprensione della carie e delle malattie gengivali.
1780
L’imprenditore inglese William Addis lancia sul mercato il primo spazzolino “industrializzato”: è composto da osso animale per il manico e da setole di cinghiale per la spazzola. È un miglioramento decisivo rispetto ai metodi utilizzati in precedenza.
1831
Il dentista di Londra James Snell mette a punto la prima poltrona reclinabile. Da allora la poltrona del dentista è il centro irrinunciabile di qualsiasi studio odontoiatrico.
1833
L’amalgama moderno debutta sul mercato americano, allora come adesso il più remunerativo al mondo, e rende popolare l’otturazione dentale. Molto più economico dell’Oro, l’amalgama è una lega di Mercurio, Argento, Stagno e Zinco e viene diffusamente utilizzato in tutto il mondo fino ad oggi. Nel 2018 l’Unione Europea regolamenta il ciclo del Mercurio e vieta l’utilizzo dell’amalgama sui bambini sotto i 15 anni e sulle donne incinte o che allattano.
1884
Il medico statunitense R. J. Hall scrive una relazione sul New York Medical Journal a proposito di un esperimento condotto con il suo amico dottor W. S. Halsted. Halsted inietta localmente una piccola quantità di cocaina e ottiene un effetto anestetico che gli consente di curare efficacemente l’incisivo superiore di Hall senza che egli provi alcun dolore.
L’anestesia dura poco meno di mezz’ora e la sensibilità rimane ridotta per un altro quarto d’ora. È la nascita dell’anestesia locale contemporanea, imprescindibile per la somministrazione della gran parte delle cure odontoiatriche.
1896
Il dottor Otto Walkhoff, uno scienziato e dentista tedesco di Braunschweig (Bassa Sassonia), effettua la prima radiografia dentale. L’esposizione ai Raggi-X dura 25 minuti… che Otto effettua su sé stesso.
1931
Ad un congresso scientifico che si tiene a Londra, il dentista Lucien De Coster descrive il suo recente lavoro in Belgio che ha visto l’impiego di apparecchi ortodontici di nuova concezione, ovvero fabbricati in acciaio inossidabile invece che in Oro. È un passo decisivo per la diffusione delle cure ortodontiche, che negli anni successivi diventano sempre più accessibili anche ai figli della classe media dei paesi sviluppati.
1957
Nella capitale degli Stati Uniti, Washington, il dentista John Borden opera per la prima volta un paziente con un trapano dentale a turbina pneumatica. L’incremento nella velocità di rotazione della punta è drammatico: da 6.500 giri al minuto della tecnologia precedente ai 250.000 del trapano “ad aria” di Borden. La cura delle carie diviene improvvisamente molto più veloce, efficiente e confortevole per la persona che la riceve.
1956
Arriva sugli scaffali dei negozi il primo dentifricio al Fluoro, inventato dal dentista e biochimico Joseph Muhler insieme al chimico William Nebergall. 4 anni dopo l’associazione dei dentisti americani riconosce la sua efficacia nel contrastare la carie dentale. Da allora il dentifricio al Fluoro si è diffuso in tutto il mondo e ha dato il contributo decisivo per fermare l’epidemia di carie che stava colpendo le persone residenti nei paesi industrializzati.
1965
Lo svedese Per-Ingvar Brånemark, il “padre dell’implantologia dentale”, effettua la prima operazione di impianto dentale su un paziente umano, Gösta Larsson di Gothenburg. È un successo, l’osteointegrazione riesce perfettamente e l’impianto rimane in posizione e funzionante per il resto della vita del paziente, per più di 4 decenni. Da allora l’implantologia ha cambiato in meglio la vita di milioni di persone in tutto il mondo.
Al giorno d’oggi stiamo vivendo una nuova rivoluzione tecnologica che sta comportando immensi miglioramenti nella pratica odontoiatrica, quella digitale.
Noi intanto abbiamo voluto ricordare alcuni innovatori del passato, che con la loro inventiva hanno reso un servizio a tutta l’Umanità.
Buon Natale e Buon Anno Nuovo!