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Menopausa e salute dentale

Nov 17, 2022 | Parodontologia

Riepilogo articolo

Perché la menopausa riguarda anche i denti?
Parodontite
Xerostomia (bocca secca)
Bocca che brucia
Conclusione

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Con il termine “menopausa” si definisce l’interruzione del ciclo per 12 mesi consecutivi, naturalmente senza considerare i periodi di gravidanza e di allattamento al seno (che può ritardare sensibilmente la ricomparsa del ciclo); è un cambiamento fisiologico che comunemente si verifica nella donna al raggiungimento dei 45-55 anni di età (media delle donne che vivono nei paesi industrializzati, ma non sono rare menopause anticipate o ritardate).

La menopausa è causata da una forte riduzione nella produzione di alcuni ormoni prettamente (ma non esclusivamente) femminili, come la classe degli estrogeni, che sono prodotti dall’apparato genitale.

Questo significa che anche la rimozione di tutto o di parte dell’apparato riproduttivo causa la menopausa, così come alcuni trattamenti farmaceutici come la chemioterapia.

Nonostante sia un evento perfettamente naturale che da molte donne viene superato con serenità e senza particolari problemi, per altre la menopausa può significare dover affrontare una serie di sintomi e disturbi che impattano seriamente sulla qualità della vita.

Qui di seguito ci concentreremo sulle conseguenze che la menopausa ha sulla salute dentale.

Perché la menopausa riguarda anche i denti?

Come abbiamo visto in articoli precedenti a proposito delle donne incinte, denti e gengive sono estremamente suscettibili a tutti i cambiamenti nei livelli ormonali.

Nel corpo di una donna di mezza età la riduzione dei livelli degli ormoni sessuali si traduce in numerosi sintomi, sia di natura fisica che psicologica. Nell’ambito della salute orale, le gengive diventano più sensibili alla placca batterica e quindi s’infiammano più facilmente, con le conseguenti Gengivite e Parodontite.

La menopausa interessa anche le ossa di tutto il corpo, e quindi anche mandibola e mascella, e in particolare la cresta ossea che forma l’osso alveolare, riducendo la densità ossea e quindi la capacità di mantenere ancorate le radici dentali.

Spesso il dentista è il primo ad accorgersi che una paziente è in premenopausa, quando la progressiva riduzione dei livelli degli ormoni riduce la capacità dell’organismo di combattere le infezioni e di mantenere un sano equilibrio nel microbiota orale tra batteri utili e batteri nocivi.

Vediamo ora quali sono i principali problemi che riguardano le donne in menopausa.

Parodontite

Come già accennato poco sopra, il riassorbimento osseo provocato dal cambiamento nei livelli ormonali sembra essere la causa principale del rischio aumentato di perdita dei denti tra le donne in menopausa.

La Parodontite, infatti, è un’infezione che arriva a colpire l’osso alveolare, che viene progressivamente distrutto.

L’osteoporosi riguarda tutte le ossa dell’organismo, ma gli effetti più immediati ed evidenti è facile che comprendano la dentatura, dato che in questo caso le ossa sono direttamente incaricate del supporto dei denti.

Il rimedio principale è mantenere un’eccellente igiene orale, casomai aumentando l’attenzione e la cura che si dedicano ai propri denti.

In generale per combattere l’osteoporosi è bene condurre una dieta adeguata quanto a nutrienti introdotti nell’organismo, compiere dell’esercizio fisico mirato, e – sotto prescrizione – assumere integratori di vitamine e minerali, in particolare vitamina D3 e Calcio. È poi disponibile – ovviamente dietro indicazione di un medico specialista – la Terapia Ormonale Sostitutiva, solitamente indicata per le persone che presentano sintomi della menopausa prolungati e fortemente impattanti sulla qualità della vita.

Xerostomia (bocca secca)

La secchezza delle fauci – che quando si cronicizza aumenta il rischio di malattie gengivali e carie – è causata da una riduzione nella secrezione di saliva da parte delle ghiandole salivari, che non riescono più a produrre la saliva necessaria per “intrappolare” e “lavare via” batteri cariogeni.

Inoltre la Xerostomia può rendere difficile mangiare e deglutire, dato che la saliva aiuta ad ammorbidire e a scomporre il cibo in modo che possa essere ingerito e quindi digerito facilmente.

I metodi per contrastare la Xerostomia sono:

– Bere molta acqua durante il giorno ed evitare le bevande contenenti caffeina
– Non fumare (il tabacco, come l’alcool, è una sostanza che secca la bocca)
– Masticare gomme senza zucchero, per indurre la produzione di saliva.

Bocca che brucia

La cosiddetta “Bocca che brucia” (chiamata anche “Stomatopirosi”) è una delle principali complicanze riscontrate nelle donne in menopausa.

Si tratta di una sensazione di bruciore della mucosa orale, che si può accompagnare (ma non è detto) a cambiamenti nel senso del gusto o alla Xerostomia.

La Bocca che brucia avviene in assenza di ferite o lesioni al cavo riscontrabili dal dentista e riguarda lingua, palato, labbra, aree di supporto di eventuali protesi.

La Bocca che brucia è un sintomo da non sottovalutare dato che nei casi più severi può diventare invalidante; purtroppo ad oggi non ne è ben chiara la causa (anche se statisticamente sappiamo che colpisce soprattutto le donne in menopausa) e quindi non esiste ancora una vera e propria cura, ma piuttosto una serie di trattamenti, tra i quali la paziente ed il medico curante devono orientarsi fino a trovare quello più adatto:

– Gel o collutori anestetici
– Terapia farmacologica
– Terapia ormonale sostitutiva

Conclusione

Come abbiamo visto, le alterazioni nello stato di salute del cavo orale sono molto spesso legate alle variazioni dei livelli ormonali che avvengono in menopausa; Parodontite, Xerostomia e Bocca che brucia sono i disturbi più comuni.

Al giorno d’oggi le cure odontoiatriche permettono di conservare i propri denti fino ad età avanzata ma, se si è una donna adulta, è molto importante conoscere i rischi che la menopausa potrebbe comportare per affrontarli appena si presentano.