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L’utile precauzione dei paradenti sportivi

Mar 3, 2020 | Prevenzione

Riepilogo articolo

Quando è meglio usare un paradenti?
La situazione attuale
A che tipo di paradenti affidarsi?

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Se nei primi anni di vita (quello dei “denti da latte”) si aspetta addirittura con impazienza il momento della caduta dei dentini, la situazione cambia molto rapidamente quando sopraggiunge la dentizione definitiva.

In tal caso perdere un dente rappresenta un fatto dalle conseguenze definitive, anche se rimediabili grazie all’odontoiatria protesica. È quindi buona norma ridurre i rischi che si verifichi un evento del genere, senza allarmarsi eccessivamente ma introducendo nelle nostre vite una maggiore consapevolezza dei rischi connessi alla pratica sportiva in età giovanile.

Quando è meglio usare un paradenti?

Secondo tutte le statistiche (e il comune buon senso), i bambini e i ragazzi che praticano sport di contatto sono più soggetti ad infortunarsi alla bocca rispetto a quelli che conducono un’esistenza sedentaria.

Anche se tutto ciò può apparire superfluo da dire, in realtà non è così, dato che il paradenti è in larga misura ancora confinato solo ad alcuni sport, e non così diffuso come dovrebbe essere.

La situazione attuale

Se, per esempio, il paradenti è comune tra i ragazzini che giocano a rugby o che iniziano a fare pugilato, non lo è per quelli che praticano calcio, pallacanestro, i primi livelli di arti marziali, e una miriade di altre attività dove è contemplata la possibilità di subire colpi alla bocca.

Come regola generale, il genitore dovrebbe figurarsi i movimenti esercitati durante l’attività dei figli (e le possibilità di contatto con gli altri atleti) e, se è ragionevolmente immaginabile che si subiscano colpi alla bocca, contemplare seriamente di far indossare al proprio figlio un paradenti, possibilmente in accordo con i responsabili dell’attività.

Il paradenti non solo riduce il rischio per i denti stessi, ma riduce anche il rischio di concussione al cervello; il paradenti, infatti, assorbe una certa quantità di energia provocata dal colpo.

A che tipo di paradenti affidarsi?

  • Standard: paradenti economici che si trovano nei negozi sportivi, sono disegnati per adattarsi al maggior numero possibile di arcate. Nei fatti, si adattano molto difficilmente a quella della persona che li indossa. Questo causa una protezione molto ridotta se non nulla.
  • Termo-modellati: un passo in più rispetto a quelli standard e la scelta più comune dato che è ancora abbastanza economica. Questi modelli diventano malleabili tramite l’immersione in acqua calda e assumono la forma dell’arcata grazie alla pressione del morso e delle dita. Proteggono molto meglio degli standard ma non sono ancora il top.
  • Fatti su misura dal dentista: il dentista prende le impronte e fa realizzare un paradenti su misura. La protezione è massima e possono essere indossati anche da chi porta l’apparecchio. La personalizzazione riguarda anche i colori per renderli più “amici” dei bambini che devono indossarli. Questa è la soluzione migliore per tuo figlio!

In definitiva, ricordiamoci sempre che denti permanenti che iniziano a spuntare a partire dai 6-7 anni sono quelli che ci accompagneranno per il resto della nostra esistenza; non mettiamoli a repentaglio troppo presto…