HOME / BLOG

Parola al Dottore: cos’è lo sbiancamento dentale?

Apr 6, 2022 | Estetica, Odontoiatria estetica

Riepilogo articolo

Dottore, come definisce lo sbiancamento dentale?
Come si svolge una seduta di sbiancamento?
Cosa succede dopo lo sbiancamento?
Di solito quante sedute di sbiancamento servono?

Richiedi informazioni

Inizia oggi il viaggio in 4 puntate nel mondo dell’estetica dentaria in compagnia del dottor Michele Bianco, in forza alla clinica Dentalcoop di San Donà di Piave (VE). Qui di seguito risponderà ad alcune domande a proposito dello sbiancamento dentale, una procedura sempre più richiesta. Scopriamo insieme cos’è lo sbiancamento dentale!

Dottore, come definisce lo sbiancamento dentale?

Per prima cosa mi preme dire che lo sbiancamento dentale è una vera e propria “terapia cosmetica”, con la quale miriamo a riportare lo smalto dei denti frontali ad un bianco irraggiungibile con la semplice igiene. Il trattamento si basa sul perossido di idrogeno, che in effetti è acqua ossigenata sotto forma di gel e in concentrazioni apposite. Si utilizza anche il perossido di carbammide, che è un composto affine. Il perossido di idrogeno è efficace perché le molecole di ossigeno, essendo molto piccole, riescono a passare attraverso la “trama” dello smalto; vanno così a legarsi con i pigmenti che nel tempo hanno “sporcato” la superficie del dente. È questa reazione chimica dell’ossido riduzione, che fa in modo che il dente ritorni ad un bianco non raggiungibile con altri metodi.

Come si svolge una seduta di sbiancamento?

La seduta nello specifico dura circa un’ora. La seduta di igiene deve essere preceduta da igiene dentale professionale al fine di pulire perfettamente i denti e creare le condizioni giuste per rendere efficace lo sbiancamento.

Successivamente, tramite un’apposita siringa viene posizionato sulle gengive un materiale resinoso che, indurendosi, diventa una sorta di “diga” che le isola dal gel al perossido di idrogeno.

Subito dopo si comincia con l’applicazione del gel sbiancante su tutti i denti interessati, di solito quelli visibili quando si sorride. Questo gel viene poi colpito da una fonte di luce al fine di renderlo più attivo e rendere più veloce la reazione chimica. Il gel deve quindi essere aspirato e poi riposizionato fino a 4 applicazioni nella stessa seduta.

L’intera procedura non richiede l’uso dell’anestesia.

Cosa succede dopo lo sbiancamento?

Dopo la terapia i denti saranno più sensibili e più soggetti a pigmentarsi nuovamente per le successive 15 ore circa. Il paziente dovrà evitare cibi caldi o freddi e quelli molto colorati (come caffè, tè, succo, ecc.). dovrà inoltre, risciacquare la bocca dopo ogni assunzione di cibo. In seguito, l’azione della saliva ripristinerà il normale livello di permeabilità dello smalto e riporterà la sensibilità dentale ai consueti livelli. A quel punto sarà tutto come prima ma con i denti notevolmente più bianchi.

Di solito quante sedute di sbiancamento servono?

Ovviamente dipende dal punto di partenza e da quello che si vuole ottenere in termini di candore dello smalto. Detto questo, le nostre terapie professionali in studio odontoiatrico nella grande maggioranza dei casi riescono a garantire un risultato pienamente soddisfacente già con una sola seduta. La durata dell’effetto dipende molto dall’alimentazione e dallo stile di vita della persona. Più sarà attenta all’igiene orale ed eviterà sostanze pigmentanti, più i denti rimarranno a lungo bianchi.