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Quali trattamenti sono disponibili per sbiancare i denti?

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Lo sbiancamento dentale è un trattamento sempre più ambito per un semplice motivo: nella nostra società, molto attenta all’aspetto che si offre di sé, dei denti bianchi sono immediatamente percepiti come segno inequivocabile di igiene, salute e benessere. Ma quindi, quali trattamenti sono disponibili per sbiancare i denti?
Le opzioni di sbiancamento variano a seconda dei casi: il tipo di macchia sullo smalto, il colore, la profondità, sono tutti elementi presi in considerazione insieme ad un’analisi generale dello stato di salute dentale. Il dentista, valutato tutto ciò, deciderà il tipo di trattamento più indicato.
Le superfici artificiali non si possono sbiancare
È importante premettere che le protesi dentali, come faccette, corone, ponti, incollaggi, non possono essere sbiancati perché sono realizzati con materiali artificiali, solitamente porcellana o Zirconia. Allo stesso modo, nel caso degli incollaggi, si tratta di resine sintetiche, indurite in poco tempo grazie ad una luce ad alta intensità o a un prodotto chimico.
Solo lo smalto naturale può essere sbiancato, e solo quando la situazione del paziente e della sua bocca lo permette. Per esempio non sono candidabili allo sbiancamento dentale le donne incinte o in allattamento, oppure chi soffre di recesso gengivale o di ipersensibilità dentale.
Ma quindi, quali trattamenti sono disponibili per sbiancare i denti? I metodi di sbiancamento
Partiamo dallo sbiancamento domiciliare. In farmacia, come in un normale supermercato, sono disponibili degli sbiancanti forniti in strisce adesive o con incluse delle mascherine a forma di arcata dentale. L’utilizzo di questi prodotti, abbinato ad una perfetta igiene quotidiana, può effettivamente migliorare l’aspetto dei denti.
Tuttavia, come con tutte le soluzioni non personalizzate, non potrà mai essere garantito un risultato omogeneo per chiunque. Molti iniziano con questo metodo più economico, per poi affidarsi ad un dentista quando si accorgono che i risultati non sono soddisfacenti.
Esistono poi numerosi metodi “naturali” proposti da siti e riviste varie. Ognuno è libero di provarli su sé stesso, ma allo stesso modo noi forniamo una raccomandazione generale: valutate bene l’abrasività o l’acidità del metodo proposto. Infatti, spesso questi metodi raggiungono un risultato apprezzabile solo a discapito della salute generale dello smalto dentale.
Sbiancamento professionale
Lo sbiancamento professionale viene eseguito in studio, da un dentista che utilizza prodotti e procedure sbiancanti professionali per accelerare il processo di sbiancamento. Il dentista applicherà un gel a base di Perossido di Idrogeno (H2O2, ovvero Acqua Ossigenata). Alcuni prodotti possono richiedere l’applicazione di una luce speciale per accelerare l’azione sullo smalto.
Non c’è una procedura fissa perché l’odontoiatra sceglierà insieme a voi quantità, tipo di gel e frequenza di applicazione, in base al caso specifico e ai risultati da raggiungere. Nonostante questo tipo di prodotti non sia assolutamente adatto per l’uso casalingo, la procedura è sicura nelle mani di un dentista esperto.
Va sottolineato che lo sbiancamento non è mai una semplice rimozione delle macchie (cioè una pulizia dentale). Infatti, il Perossido di Idrogeno, agendo sulla struttura chimica della superficie dentale, ne modifica il colore percepito, raggiungendo un livello di bianco più elevato di quello che avremmo naturalmente.