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Rigetto degli impianti: cosa c’è da sapere?

Riepilogo articolo
I fattori che possono influenzare il rigetto o meno di questa operazione sono numerosi
Una volta completata l’operazione,
E sul lungo termine?
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Un impianto dentale è sostanzialmente una vite di titanio che viene chirurgicamente inserita nell’osso della mandibola o della mascella e che serve da supporto ad un dente artificiale.
Gli impianti dentali hanno un’alta percentuale di successo, ma comunque esiste una percentuale di fallimenti (circa il 5%) che va considerata e analizzata.
I fattori che possono influenzare il rigetto o meno di questa operazione sono numerosi:
- Salute delle gengive: non ci si può sottoporre ad un impianto se si ha un’infezione delle gengive. Con molta facilità colpirebbe la sede della vite e provocherebbe un rigetto. Anche per questo, spesso, la preparazione all’intervento prevede la somministrazione di antibiotici.
- Tabacco: purtroppo è dimostrato che i fumatori hanno un rateo di insuccessi superiore ai non-fumatori. Probabilmente a causa di una ridotta capacità di guarigione della gengiva danneggiata dall’intervento.
- Condizione dell’osso: sappiamo che solo chi è dotato di un osso abbastanza denso e spesso può affrontare un impianto. Tuttavia esiste anche un’area grigia in cui l’osso non è nelle condizioni ottimali ma è giudicato comunque in grado di sostenere la vite; anche in questi casi, comprensibilmente, la percentuale di rigetti è superiore alla media.
- Salute generale: tutte le condizioni che comportano un ritmo di guarigione rallentato comportano un rischio maggiore. Tra le più comuni ci sono il diabete e l’artrite reumatoide.
- Cattiva igiene orale: per le ragioni spiegate qui sopra, una non adeguata pulizia della bocca, che comporta facilmente una sofferenza delle gengive, può portare al rigetto.
- Fattore umano: come in ogni altro campo della vita in cui si ha a che fare con l’opera dell’uomo, l’errore è purtroppo possibile, anche se molto raro.
Una volta completata l’operazione, i rigetti possono capitare poco dopo l’inizio della fase di guarigione o più avanti nel tempo.
Nel primo caso le principali cause sono le seguenti:
- Infezione della zona dove è stata inserita la vite
- Micromovimenti causati dall’installazione prematura di un dente artificiale
- Reazione allergica al materiale della vite
E sul lungo termine?
Sul lungo temine, invece, le complicazioni possono nascere per altri motivi:
- Rigetto del corpo estraneo della vite da parte dell’organismo. Raramente può capitare anche ad anni di distanza dall’operazione.
- Ferite o traumi nella zona dell’impianto.
- Contatto tra la vite nella mascella e la cavità sinusale.
- Danneggiamento di nervi troppo vicini alla sede dell’impianto.